Se Alice vive nel Paese delle Meraviglie io vivo in quello dei libri. In un mondo in cui tutto può essere risolto sfogliando delle pagine rilette mille volte, il cui suono croccante e ingiallito può mettere a tacere qualsiasi rumore dell'anima.
Sarà forse che devo il mio nome proprio ad un libro ma per me sono stati sempre un elemento fondamentale. Ricordo che il mio amore per loro è nato nell'estate tra il quarto e il quinto ginnasio. La prof. aveva lasciato una lunghissima lista di versioni da tradurre ma anche di libri, la mia attenzione fu catturata da Siddharta di Herman Hesse che ho letto d'un fiato in pochissimi giorni. Sicuramente allora non avevo capito poi tanto bene il senso di quel libro ma nonostante ciò me ne ero perdutamente innamorata; infatti da allora lo rileggo ogni estate e ogni anno capisco qualcosa in più, scoprendo ad ogni lettura una frase in più, come se fosse lo stesso Hesse ad aggiungere una parola dopo l'altra. La loro sorprendente magia consiste anche nel fatto che con i libri ho fatto dei bellissimi viaggi senza mai muovermi dal mio letto. Sono stata in Olanda con i pattini d'argento, nell'Inghilterra di Re Artù con le Nebbie di Avalon, nelle campagne spagnole con Garcia Lorca, a Venezia con Thomas Mann perfino a Kabul con Hosseini e poi sopra ogni cosa ho amato come Nazim Hikmet...
I libri (secondo me) sono l'essenza e la fuga dell'essere, i libri non tradiscono non mentono, non feriscono, non chiedono altro che il nostro amore e in cambio ci danno tutto ciò che possiedono senza che noi ce ne accorgiamo.
Silenziosamente ci cambiano.