venerdì 13 gennaio 2012

Alice in Bookland

Se Alice vive nel Paese delle Meraviglie io vivo in quello dei libri. In un mondo in cui tutto può essere risolto sfogliando delle pagine rilette mille volte, il cui suono croccante e ingiallito può mettere a tacere qualsiasi rumore dell'anima.
Sarà forse che devo il mio nome proprio ad un libro ma per me sono stati sempre un elemento fondamentale. Ricordo che il mio amore per loro è nato nell'estate tra il quarto e il quinto ginnasio. La prof. aveva lasciato una lunghissima lista di versioni da tradurre ma anche di libri, la mia attenzione fu catturata da Siddharta di Herman Hesse che ho letto d'un fiato in pochissimi giorni. Sicuramente allora non avevo capito poi tanto bene il senso di quel libro ma nonostante ciò me ne ero perdutamente innamorata; infatti da allora lo rileggo ogni estate e ogni anno capisco qualcosa in più, scoprendo ad ogni lettura una frase in più, come se fosse lo stesso Hesse ad aggiungere una parola dopo l'altra. La loro sorprendente magia consiste anche nel fatto che con i libri ho fatto dei bellissimi viaggi senza mai muovermi dal mio letto. Sono stata in Olanda con i pattini d'argento, nell'Inghilterra di Re Artù con le Nebbie di Avalon, nelle campagne spagnole con Garcia Lorca, a Venezia con Thomas Mann perfino a Kabul con Hosseini e poi sopra ogni cosa ho amato come Nazim Hikmet...
I libri (secondo me) sono l'essenza e la fuga dell'essere, i libri non tradiscono non mentono, non feriscono, non chiedono altro che il nostro amore e in cambio ci danno tutto ciò che possiedono senza che noi ce ne accorgiamo.
Silenziosamente ci cambiano.

sabato 7 gennaio 2012

Tra vino, film e pensieri.

Buonasera o buonanotte non so cosa più giusto augurarvi, in ogni caso rieccomi nuovamente in questo piccolo angolo di paradiso tutto mio, il che detto su un blog è alquanto ridicolo. Sono da poco terminate le feste che oltre a qualche chilo in più hanno anche lasciato qualche buon proposito che non sempre porteremo a termine, ma a volte certe cose sono belle se restano un progetto da attuare quando sarà il momento più adatto. Personalmente non ho molti propositi per questo nuovo anno se non quello di viverlo come quello che è appena terminato, so che adesso lo troverete strano ma per me il 2011 è stato un anno fantastico; e se starete pensando che lo è stato perché mi sono innamorata sarò felice di smentirvi. Eh si, è stato bello e straordinario anche senza quella cosa che di cui molti sono alla ricerca.
Stasera sono in diretta da sotto il piumone che farnetico muovendo freneticamente le dita su uno schermo mentre ascolto musica e sorseggio un calice di vino, dopo aver finito di vedere un film. Ovviamente il film era un drammatico, e non per mia volontà! Eh si perché ogni volta l'unico intruso nella sessione commedia lo trovo sempre io. Sarà che attiro i drammatici o loro che attirano me, non saprei dire ma sta di fatto che finisco per accorgermene sempre troppo tardi e così continuo a vederli fino alla fine. A dir la verità questo mi è particolarmente piaciuto perché la protagonista (prometto di non annoiarvi) ha un certo problema nel manifestare i propri sentimenti e prima di ogni cosa ad ammettere a se stessa quando ha bisogno di qualcosa o qualcuno, devo dire che mi ha ricordato una certa persona ... Ecco forse ho trovato il mio buon proposito per il 2012: imparare ad ammettere e chiedere non sarà facile ma posso gettare le fondamenta. E poi sono certa che prima o poi imparerò :)