giovedì 6 dicembre 2012

Qualcosa qui non va, o forse va.

Per abituarmi al Natale ho sempre avuto bisogno di molto tempo e per molto tempo intendo che il processo di metabolizzazione si concludeva il 24 sera. Ma quest'anno qualcosa è cambiato. Ho voluto fare l'albero in anticipo, poggiato sulla scrivania una palla di vetro (di quelle che se le agiti scende giù tanta neve), e la sistemazione della mia stanza e stata prevista per oggi. Tutto questo è seriamente preoccupante. 
Fare l'albero mi annoia da quando ho finito le scuole elementari, a cosa regalare alle amiche ci penso il giorno in cui è prevista la serata di scambio doni (quest'anno ho persino scritto una lista e decorato la pagina!), non ho mai poggiato nulla sulla mia scrivania eccetto libri e codici, non ho mai detto "che bello il Natale"(o comunque non ho iniziato a dirlo a fine novembre) ... concludendo posso affermare di essere fuori controllo.
 Non ditemi che è colpa della crisi perché non è così, la crisi non è la risposta a tutto. La risposta sta dentro di me, la risposta in realtà non è una ma sono due. La prima è che sto tanto bene da non avere problemi a buttarmi a capofitto nell'euforia del natale, la seconda è che sto seriamente male. Quale tra le due sia quella giusta non lo so e non credo che lo capirò molto presto, sempre se riuscirò a capirlo. L'unica consolazione che ho è che non sono ancora pronta alla tazza con il facciotto di Babbo Natale. 

Forse, allora, non sto poi tanto male.